La crescia di Gubbio

Pare che sia stata inventata sotto Federico da Montefeltro per riempire a basso costo lo stomaco di contadini e soldati. Acqua, farina e un po’ di farcitura, di quel che si vuole o si ha, salumi, formaggi. Non ho foto mie, ma on line ne parlano molti siti: http://www.winetaste.it/la-crescia-di-gubbio/

Sbagliatissimo il confronto che spesso si fa con la piadina: la crescia è molto più alta, non ha grassi, nè lieviti,  è solo farina e acqua, una sorta di uovo primordiale, materia allo stato puro. La morte sua, come dicono da noi, è con la lonza, che meriterà un post tutto per sè, (la lonza! l’unico salume al mondo capace di farmi distaccare dalla mia dieta vegetariana). Ma sta bene con tutto. Addentarla è tornare al Medioevo, a un cibo senza fronzoli o abbinamenti esotici, per gente che lavora al sole e nei campi. Certo è pesante (e il vino a cui sempre è abbinata aiuta). Ma io la ringrazio, la ringrazio di aver riempito la mia infanzia e le estati mie e dei miei figli: cresciuti a cresce, digeriamo anche le pietre.

 

Torta di cipolle

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Ricetta ricevuta dalla zia Giò, bella adesso che ha novant’anni, bella da impazzire a venti. Perfetta in tutto, anche nella casa e nel cibo; la sua cucina, dove macchie e batteri si suicidavano, splendeva anche dopo cucinate epiche per tutta la famiglia.

Questa è proprio buonissima, adatta a celebrare, vegetarian mood, il 2018.

Ingredienti per una torta grande, o 2 piccole:
– due rotoli di pasta brisée già pronta
– 5 cipolle medie, sbucciate e affettate sottilmente
– una confezione piccola di panna da cucina
– 2 uova
– 150 gr. di gruyere a dadini
– parmigiano
– burro
– sale, pepe, noce moscata

far appassire la cipolla con un po’ d’acqua, aggiungendo qualche tocchetto di burro a metà cottura, insieme a un pizzico di sale, noce moscata e pepe.
A cottura ultimata, quando le cipolle sono morbide e dorate, fare intiepidire, quindi aggiungere la panna, privata del liquido, le due uova sbattute, il gruyere a dadini e regolare di sale, pepe e noce moscata.
Stendere la pasta brisée e versarvi sopra il composto di cipolle, in modo uniforme. Spolverare di parmigiano e infornare a 180 gradi, fino a che la superficie non sarà dorata.