
Nefertiti, elegante come una gazzella, sposò, alla metà del XIV secolo a.C., il faraone eretico, enoteista, pacifista, Akhenaton (Amenophis IV). Lui era brutto e lei bellissima, come attesta il ritratto di Berlino qui riprodotto. Un’eco dell’impressione che il faraone ebbe di lei è nella titolatura che le attribuì: La Bella è arrivata; Signora della Grazia. Mai nessun sovrano dell’Antico Egitto usò simili parole per la Grande Sposa Reale.
Si amarono molto, ed ebbero sei figlie, forse inseguendo il maschio che potesse succedere al padre, e che questi infine ebbe da una moglie secondaria, una sorella, come sembra provato dalle ultime analisi del DNA . E questo erede sarebbe Tutankhamon.
Il ritratto fu ritrovato ad Amarna, capitale del regno di Akhenaton e i dati di scavo indicano che proveniva dalla bottega dello scultore reale, e che doveva essere su uno scaffale alto, di fronte al posto di lavoro dell’artista, come se ne guardasse l’operato.Ma è strana l’assenza, di certo volontaria, della pupilla sinistra. E non ricordo, né ritrovo on line, dove ho letto un’ipotesi triste e strana che spiegherebbe l’anomalia. Secondo questa teoria, lo scultore si sarebbe innamorato della bella sovrana, che lo avrebbe rifiutato. Egli dunque l’avrebbe raffigurata con un occhio solo per equipararla al demone dall’occhio solo, presente in molti scongiuri e maledizioni dell’Antico Egitto -un demone terribile, che faceva morire i bambini e seccare i raccolti. Un modo di rappresentare sia la potenza del sentimento che Nefertiti aveva suscitato, sia la natura maligna di esso. Insomma, oggi come allora, talvolta non è tollerato il no di una donna.
E la povera Nefertiti morì giovane, prima dei quarant’anni e alla sua mummia, se tale è il corpo della Younger Lady dalla tomba KV 35 (https://it.wikipedia.org/wiki/The_Younger_Lady), fu strappato il cuore, affinché non trovasse pace nell’Aldilà. Nemmeno alla Grande Sposa Reale si è perdonato di aver avuto idee nuove, come oggi.