Categoria: parole
Una nuova forma di Fake new
Domenica pomeriggio un nostro parente in attesa, dopo 16 giorni di ricovero, di intervento oncologico, è risultato positivo al Covid, insieme ad altri pazienti del medesimo reparto. Ovviamente i familiari hanno scelto di riportarlo a casa, anzichè lasciarlo languire in un reparto Covid, dove avrebbe rischiato di prendere anche l’altra variante; e immagino che la stessa scelta sia stata fatta dai parenti degli altri postivi.
Operazioni oncologiche rimandate sine die, in tutta Italia. Di questa tragedia non c’era traccia nei quotidiani nazionali di domenica o lunedì, se non in uno. Nei giorni successivi qua e là la notizia è affiorata, nulla di più.
Per favore, non chiamiamo fake news solo le cose false, le notizie prive di validità scientifica e le pseudo-verità inventate, ma anche quando si tace una tragedia come questa. Continuando a cantare le magnifiche sorti e progressive non ne usciremo più. Semplicemente diamo voce anche al dolore vero, anche se intacca l’idea dominante.
Scienza e sapienza
Secondo un vecchio dizionario etimologico (https://www.etimo.it/?cmd=id&id=15842&md=c12f1b2c1a3f932a4b8267946a1544f9) la parola scienza, forse anche conoscenza, deriva da un paio di radici indoeuropee: skhad-; skhid, che indicavano l’atto di tagliare e separare.
La parola sapienza deriverebbe invece da una radice indoeuropea sap-, che indicava l’aver sapore o lo scorrere, come di succo o linfa.
La scienza indicherebbe così qualcosa di piccolo, di separato da un contesto, un’analisi parziale per sua stessa natura. La sapienza ha invece a che fare col nutrimento, col sapore dell’indispensabile cibo, con flussi vitali; viene dall’esterno e ci sostiene. Si prega Donaci la sapienza del cuore.
Orizzonti vertiginosi si aprono in due parole.
Parole che non si possono più sentire, 1
per idiosincrasia personale:
1 consumatore/i riferito a noi, popolo. Termine usatissimo, indica l’unica funzione che noi poveri mortali abbiamo agli occhi delle elite che producono cose e sono simili all’allevatore quando guarda i maiali intenti a mangiare nel truogolo, per scegliere chi diventerà prosciutto.
2 resilienza Ripetuto come un mantra, è un termine che ha assunto dignità addirittura politica e per il quale rimando a un bell’articolo: https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/parole/Resilienza.html. Insomma, la capacità di rimbalzare e tornare come prima, riferito a materiali, corpi, stati psicologici, e anche all’Italia di un vagheggiato post-Covid. Ma perchè mai dovremmo tornare a come eravamo prima? Non si può invece migliorare e andare avanti meglio di prima?
3 fine vita. Questo no. Non si può indorare la pillola in questo modo. Il nome giusto è morte, che ci piaccia o no. E poi è troppo preda di ideologie, come tutto in Italia.