I cani sanno tutto

Sono io ad averlo dimenticato. Oppure ho voluto dimenticarlo, quando ho visto la nostra Kate abbandonare la sua cuccia e sdraiarsi di notte ai piedi della tua parte di letto, come ha fattto solo presso il letto del Figlio Piccolo quando aveva la polmonite, anni fa. Come allora, a un certo punto ha smesso ed è tornata a dormire nel suo lettino, ma non per la guarigione in corso, perchè non c’era più nulla da fare -solo io non ho voluto capirlo. Con tutte le forze mi sono ripetuta, sino a crederlo, che andava bene, che il virus non aveva presa su di te.

Invece il Covid ti ha portato con sè, molto lontano da noi, in modo subdolo e malvagio come è il suo stile, non febbre, né tosse, nè dolori, solo il silenzio che si stendeva sempre più profondo dalla tua parte di letto a tutta la casa fino il ricovero è stato necessario e le porte della terapia intensiva si sono aperte per non restituirti più.

Eppure mi sento fortunata. Per trentacinque anni, ho avuto accanto un marito meraviglioso.

Adesso tu riposi e voli nella Sua bellissima luce; e incontri a banchetto i tuoi cari, i tuoi maestri, e coloro le cui case ed ossa hai interrogato e fatto parlare per sottrarle all’oblio. Noi qui continueremo la tua lotta contro il buio che sembra minacciarci tutti.

Un grazie speciale ad alcuni medici, alle cui cure io e miei figli dobbiamo gli ultimi anni insieme a te, che non credo fossero scritti e che sono stati i più belli e i più importanti, nonostante la sofferenza fisica, perché abbiamo potuto dirci le parole che andavano dette, capito ciò che andava capito.

Te ne sei andato mentre l’Europa riapriva tutto, discoteche, voli, musei e teatri. E per me tutto si è chiuso.

Discussioni con mio marito, motivo 1

Musicalmente parlando, io sono una zoticona. Amo il rock, i cantautori e adesso il rap. Mio marito ascolta solo musica lirica. Quando, ancora ignara, mi ha portato a sentire la Traviata la mia reazione è stata più o meno questa:

Ero molto giovane, poi mi sono un po’ abituata e ogni tanto lo faccio contento, se il pomeriggio sono riuscita a riposare quel tanto che basta a reggere. Ma è inutile. Fra le highlights della mia vita non rientra nessuna opera lirica, ma qualche concerto come quello di Springsteen a San Siro, nel 2013

Allora Springsteen ha retto il palco per ben 3 e mezza, senza pause, lui da solo, entusiasta, sembrava che per fermarlo avresti dovuto sparargli. Come si può vedere dal video, gli spalti erano un gigantesco karaokoe, più che un concerto, un rito collettivo, un momento dionisiaco altissimo.

Tornata a casa ho manifestato l’idea che non ci fosse questa gran differenza tra chi regge un simile spettacolo da solo, per più di tre ore, e un cantante lirico che, sì e no, canta mezz’ora. Apriti Cielo,la tecnica, l’emissione di voce ecc…, ancora la discussione non è finita, dal 2013. Io resto della mia idea. Anzi, se posso, compro i biglietti per i Dropkick Murphys, uno di quei concerti che i miei figli definiscono “non per mamme“.