Diete nuove ogni giorno, sensate o strampalate, carne sì, carne no, gluten free, sugar free, lactose free, bio, no Ogm, e mai una volta che ci fosse la only sugar o la only pasta diet, non ci si capisce più niente. E ormai anche le testate giornalistiche più autorevoli hanno rubriche di cucina e tutti, me per prima, disquisiscono di cibo.
Però da nessuna parte si legge la soluzione suggerita dal libro di Foer di cui scrivevo nel post precedente: la carne kosher. La carne macellata secondo le regole del casherut ebraico, https://it.wikipedia.org/wiki/Casherut.
Solo alcuni animali, bovini, ovini, cervidi, cresciuti il più possibile secondo natura e uccisi in un secondo con un affilatissimo coltello usato solo per questo e lontano dagli altri animali ( perchè le povere bestie che guardano capiscono che poi toccherà a loro, hanno terrore e secernono adrenalina; e in genere capiscono tanto, tantissimo, molto più di quello che ci piace pensare).
Questa è l’unica, vera soluzione. E non solo per motivi etici. Quest’estate a Roma ho mangiato la carne kosher. Non ho mai mangiato carne più buona. Si scioglieva in bocca come crema, adrenaline free, e il sapore è stato una rivelazione, un momento quasi mistico in cui il mio cervello ha esclamato” Questa è Carne!”.
Ma qui non trovo nessuna macelleria kosher…