I camerieri dei locali in Sicilia, quale sia il livello del posto, sono austeri, signorili, quasi severi. Anche in Umbria, ma con saltuari guizzi di sincera follia. A Roma fanno i piacioni, sono confidenziali, fin troppo, ma sempre di buon cuore (Ah signò, ma che se sente male? a me che avevo lasciato un po’ di pasta nel piatto, in un ristorantino tutto cool. In Sicilia sarebbe stato licenziato in tronco).
In Irlanda? O sono esangui fanciulle che da chissà quali posti giungono lì a studiare l’inglese, o vichinghi sempre entusiasti. Uno di loro, portandomi il pane che avevo chiesto per accompagnare l’insalata, si è chinato verso di me tutto contento –Are you going to get drunk, aren’t you? AHAAHA-
Chi era con me ha tradotto: stai per andare a ubriacarti, vero? A me! E mi hanno spiegato che a Dublino se chiedi il pane è perchè dopo vuoi andare al pub a fare una gran bevuta e vuoi ammortizzare l’alcool con i farinacei. Ma io non ascoltavo, perchè febbrilmente cercavo nella mia testa come si dice in inglese Ma come si permette, lei è uno zoticone! o qualcosa del genere. Gli altri al nostro tavolo erano troppo divertiti della scena per aiutarmi e mestamente ho dovuto ammettere che tutti i corsi d’inglese che ho fatto, tutte le certificazioni che ho preso e che prenderò non mi metteranno mai nelle condizioni di rispondere per le rime a commenti del genere…nel sangue ho e avrò sempre soltanto l’italiano.