per idiosincrasia personale:
1 consumatore/i riferito a noi, popolo. Termine usatissimo, indica l’unica funzione che noi poveri mortali abbiamo agli occhi delle elite che producono cose e sono simili all’allevatore quando guarda i maiali intenti a mangiare nel truogolo, per scegliere chi diventerà prosciutto.
2 resilienza Ripetuto come un mantra, è un termine che ha assunto dignità addirittura politica e per il quale rimando a un bell’articolo: https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/parole/Resilienza.html. Insomma, la capacità di rimbalzare e tornare come prima, riferito a materiali, corpi, stati psicologici, e anche all’Italia di un vagheggiato post-Covid. Ma perchè mai dovremmo tornare a come eravamo prima? Non si può invece migliorare e andare avanti meglio di prima?
3 fine vita. Questo no. Non si può indorare la pillola in questo modo. Il nome giusto è morte, che ci piaccia o no. E poi è troppo preda di ideologie, come tutto in Italia.