La mia generazione

La mia generazione, grazie a Dio, non ha fatto le due guerre mondiali, come i nonni, nè la seconda guerra mondiale come i genitori. Però con mio marito abbiamo fatto un rapido conto ieri sera. Noi nati negli anni ’60, in pieno boom economico, quando sapevi che lavorando ti pagavi non solo il mutuo della casa, ma anche tutto il resto, e senza rate, abbiamo passato in sequenza: l’aumento delle tasse nel ’93, il passaggio all’euro, la crisi economica del 2008, che è stata la terza guerra mondiale in un certo senso, anche se nessuno lo dice, la prima ondata Covid e ora la seconda ondata. Non male, anche se c’è stato di peggio.

A questo punto per resistere io invoco Crozza e Zerocalcare, che sono stati capaci di farmi sorridere durante il lock down, e, soprattutto, Battiato. Maestro, ho bisogno delle sue parole, sul ponte sventola bandiera bianca.

20 pensieri riguardo “La mia generazione

  1. Io facevo una considerazione (nato nel 1955): la mia generazione ha cominciato a lavorare in piena crisi petrolifera, poi l’inflazione a due cifre che ci ka piallato il futuro, e quando dovevamo andare in pensione siamo diventati giovani e ogni anno ne mancavano 2.
    A parte questo in comune abbiamo vissuto la terza guerra mondiale, fatta a macchie di leopardo in concomitanza con quella fredda conclusa nel 1989. La quarta la viviamo, è quella petrolifera che scaraventa in giro per il mondo i profughi di guerra e quelli climatici.
    Ma abbiamo vissuto momenti bellissimi come le adunate musicali ….. e ora si, ci pesa questo lockdown perpetuo, non riusciamo a programmare vacanze e avventure e questo mezzo tecnologico che è internet pensiamo ci possa anche essere utile per procurarci anche il cibo oltre alle amicizie a distanza di sicurezza.

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  2. Gran bella persona Franco Battiato; sono davvero tanto orgoglioso di essergli diventato amico dopo un primo approccio per un reportage televisivo. Ho frequentato casa sua ( una magnifica tenuta sull’ Etna, a poca distanza da un’altra che fece acquistare a Dalla ). Con lui é facile parlare di cose serie e importanti: per lui tutto é permeato da uno spirito animistico che equilibra tutte le cose dell’universo. Sono le persone come queste che dovrebbero occuparsi di noi tutti, e non i furbetti di partito.

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    1. Salvo, già dal tuo blog si vede chi sei e sapere che sei amico del Maestro è una splendida conferma. Battiato non è solo la colonna sonora della mia vita, è uno degli spiragli sulla realtà invisibile. Ricordo un suo impegno politico, finito nel modo che sappiamo; per un attimo avevo sperato, ma in fondo è stato giusto così. Non si servono due padroni. Grazie del commento.

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  3. Della mia generazione, postbellica – eh sì sono vecchio, ricordo del grande Maestro Franco Battiato il meraviglioso nastro per lettore di cassette “Pollution” che fu uno schiaffo sonoro alle canzonette del tempo: “Il silenzio del rumore”, “Arecnames”, Plancton, “Polution” e il meraviglioso “Ti sei mai chiesto che funzione hai?”.
    Grazie d’amare anche tu, Mocaiana, questa fantastica voce fuori dal coro,🙏🌹❤

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