Saggezza di ragazzi

Mamma, da quando è iniziato il Coronavirus, è tutto un addio. Come faremo a tornare come prima? Così il Figlio piccolo, che non mi è mai sembrato tanto grande come oggi.

Addio per molti ragazzi come lui agli anni di liceo, o agli anni di Università, quando nascono molte amicizie importanti, e puoi incontrare, se hai fortuna, i tuoi maestri, quelli che ti faranno fare le tue scelte ( e nessuno è davvero maestro on line, inutile raccontarsi frottole). Addio, per chi sa quanto tempo, agli abbracci agli amici e ai parenti (o ai baci, qui in Sicilia ci baciamo molto). Quanto ci vorrà per smettere di aver paura, andare con gioia verso un’altra persona, salire in ascensore con qualcuno che non sia un familiare, o vedere splendere un sorriso senza doverlo dedurre al di sopra di una mascherina?

Però le cose davvero importanti sono ancora più importanti di prima e le riconosco meglio di prima. Grazie tesoro.

15 pensieri riguardo “Saggezza di ragazzi

  1. Commovente!
    Non è un addio. Ci torneremo. Basta crederci. Io mi consolo che della “spagnola” come pandemia non ne avevo mai sentito, prima di questa primavera. E oggi abbiamo più mezzi a combattere un virus, o no?
    E si, infatti, cappiamo che cosa conta di più. Dico sempre, che stavamo troppo bene nei decenni passati, nella storia non era normale. Spero che ne possiamo uscirne più forti, più sani, in tanti sensi. Lo spero, ancora …

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  2. Che caro ragazzo questo “figlio piccolo”… e già: ha centrato la fonte del dolore che questo periodo ci sta facendo vivere: non sono solo le abitudini quelle a cui dobbiamo dire addio ma alle certezze (almeno ad alcune delle nostre certezze).
    Vi abbraccio a distanza e virtualmente ma con affetto tangibile e sincero ❤

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  3. I bambini sono molto sensibili e avvertono in maniera profonda tutto quello che sta’ cambiando intorno a noi. Loro pagano lo scotto più grande, dovendo rinunciare a vivere la scuola nella sua normalità A dover rinunciare a stare con gli amici, a sentire la paura dei contagi che serpeggia subdola nelle famiglie…

    E’ un momento davvero difficile…per fortuna , almeno via blog, possiamo inviarci un abbraccio colmo di affetto e speranza per il futuro!

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  4. Ieri un insegnante intervistato a Radio24 diceva (all’incirca): “io e i miei colleghi in questi giorni stiamo dando il meglio di noi stessi, sentiamo i ragazzi vibrare d’attenzione, sentiamo, noi e loro, che ogni giorno potrebbe essere l’ultimo di lezione non a distanza”.
    Oggi sentivo alla stessa radio che finalmente qualcuno sta alzando la voce per dimostrare l’importanza del contatto scolastico e che la DAD genera malessere psicologico nei giovani.

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