Poche cose che ho capito (Coronavirus 13)

Coronavirus, figli 1 Minutes

Se mi ripetono le cose molte volte, o se le cose si ripetono molte volte, alla fine capisco. E ultimamente ho capito questo:

  1. che mi piace un paese in cui, a livello ufficiale, si precisa che i fidanzati stabili sono equiparati a congiunti
  2. che meno male che ho sposato mio marito, altrimenti in questa casa si sarebbe visto scorrere il sangue dopo due mesi di clausura coatta
  3. che per il Figlio Piccolo l’assenza da pizzerie e locali tipo arrosti e mangia è molto meglio della dietologa
  4. che non dimenticherò mai le immagini dei camion dell’esercito a Bergamo

Pubblicato da mocaiana

Vivo in una città che ha il mare del più blu dei blu, superblu; e di notte ancora si sentono gli zoccoli dei cavalli in corsa. Ma amo anche una piccola città, dove per un solo giorno l'anno, i santi volano davanti alle finestre delle case; e solo per quel giorno tutti vivono come si dovrebbe sempre vivere, pensando a correre bene, non a vincere la corsa. E un pezzo di cuore è rimasto nella verde Irlanda, dove la gente è gentile e dove cresce un bimbo stupendo che ha un po' del mio sangue. Così sono sempre inquieta, sempre pronta a partire, felice del mio eterno pellegrinaggio.

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9 pensieri riguardo “Poche cose che ho capito (Coronavirus 13)”

  1. Mocaina, con la terza riflessione mi hai fatto veramente sorridere, la seconda è già roba seria, hai sottolineato un pensiero importante (…) , ma la quarta è un pugno allo stomaco.
    Grazie per aver condiviso.

    ❤

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    1. Grazie a te della visita. E’ così, si mescola l’atroce e il gioioso, e meno male che è così, altrimenti non si reggerebbe. Solo non avrei mai immaginato che i nostri ragazzi dovessero vivere una simile guerra…

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