Senza pretesa di completezza, da osservatrice esterna, registro arcaismi che mi incantano:
- il cibo arrostito in strada. Tutto, salsicce, carne di cavallo, carciofi. I fumi che offuscano la visuale in strada. Uno scontro di epoche tra graticole e automobili. si sa già chi vincerà, ma intanto io mi godo questo relitto di medioevo.
- gli sguardi che sono come pietre, baci o schiaffi. Occhi che comunicano tutto con forza, mi piaci/non mi piaci, sei bello/a, fammi strada, fermati, taci, parla. A dire il vero, non so se sono proprio sicilianitudine. Li ho trovati anche in Grecia, in Egitto, in Turchia. sulle rive di quel Mediterraneo di Braudel che era il mare nostrum, e comunque un’unità, oggi come allora.
- le richieste di grazia gridate in strada, in certi giorni speciali dell’anno. Guardate a 6.28 questo video (tutto il video è meraviglioso): https://vimeo.com/158013412
La festa di Sant’Agata è un evento spettacolare, d’altra parte la Sicilia è un posto spettacolare, sia dal punto di vista paesaggistico che artistico e culturale
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si ❤
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Sant’Agata è unica, mi vengono i brividi…
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Si 😊
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Bello, bello, bello!!! E anche molto istruttivo e divertente!!!
🥰🥰🥰 Grazie!! ❤
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❤ grazie a te!
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Bhe che dire per la 3. Sono qui 😋vado a vedere il video
( qui solo carciofi, neanche più le caldarroste…)
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mamma mia che meraviglia!
Davvero da pelle d’oca!
Grazie amica!
Un video stupendo! E quella musica in sottofondo…
grandioso tutto!
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E’ vero, è splendido. E’ il distillato di una bellissima festa.
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impressionante. In tanti anni di viaggi in Sicilia non son mai riuscita a vederla dal vivo
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Vieni, vieni, non te ne pentirai!
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Un vero peccato che qui a parte le caldarroste non si arrostisce più niente per strada. Catania e Palermo sono più caratteristiche.
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L’ultima S. Agata un paio di anni fa per me. Spero mi perdonerai se mi permetto di scrivere qui ciò che scrissi allora ma mi sembra adeguato e in tema.
Stasera esco, la città è in festa: Catania si mette in mostra come tutte le città del sud appena può.
” Stasera esco ma sono pieno di malinconia, faccio fatica a rimandare indietro le lacrime. Ma uscirò ugualmente per le strade, tra la gente, il chiasso, gli odori…in attesa dei fuochi nel cielo stanotte. Ho la testa piena di niente e di tutto, di passato e presente, il futuro è prossimo, troppo vicino. Forse non fa per me ed è questo ad uccidermi. Le lacrime appartengono ad un altro piano e non hanno ideologie. S. Agata è una festa pagana, enorme, in cui confluiscono spirito e sangue, devozione e follia, speranze e delusioni. Per cinque giorni Catania si ferma e vive in un’altra dimensione, un altro tempo in cui tutto può accadere o è accaduto e ogni cosa ha una prospettiva adatta a chi la immagina.
E’ solo un sogno, come l’amore o la delicatezza delle minne. Molto tempo fa c’era un altro tempo: e questa parola riempiva lo spazio esattamente come fa adesso. E’ molto più di un’idea, è la nostra evidente realtà organica che trascende nel metafisico. Il tempo lascia aperta la porta affinchè noi si possa intendere il percorso seguito e quello a venire. Ci ni voli tempu ppì livarimi du menzu…ed è essenziale che alla sintassi linguistica si associ quella topografica e esistenziale del luogo.
Vincenzo Spampinato https://youtu.be/XpTEOaPttVo
lo conoscono in pochi, peccato. La canzone che ha più di ventanni è tratta da un album che si chiama “Antico suono degli dei”: dentro la sua stoffa ci sono alcune cose che solo un catanese e un siciliano possono intendere e non è solo il senso nostro del tempo. Se la volete ascoltare cliccate sulla freccia di youtube, la traduzione è visibile nei video ma
– l’albero grosso è quello all’angolo sud est del cimitero di Catania lungo la strada che porta verso Siracusa: ci passano davanti da sempre tutti i mercanti e gli operai che lavorano a sud della città
– Santa Agatuzza col suo fercolo passa sotto gli archi della marina il quarto giorno della festa, quella del giro esterno, la calata della marina è un momento suggestivo e pericoloso se è piovuto.
– Giammona è un chiosco storico di Catania a piazza Umberto, aperto fino all’alba e il “completo” è una della sue mitiche bevande ( orzata, succo fresco di limone, anice e seltz)
– Il ferro è l’arma da fuoco
Il resto, l’anima di certe notti infinite, il siciliano asciutto di questa parte d’isola, il senso del mare a due passi e la malinconia feroce e segreta di una conquista femminile improvvisa, per tutto questo ” Ci ni voli tempu”
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Canzone bellissima…non la conoscevo. Ascolterò tutto l’album. Ne vale la pena. Grazie Enzo 🙂
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Dimenticavo, il video ( l’ho rivisto un paio di volte) è un capolavoro assoluto. Non lo conoscevo ma comu fascisti attruvallu?
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Sai che non lo ricordo? Forse cercando N.O.P.A.Q.U.I.E.
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