Jung, in Lettere, ricordi, riflessioni, racconta della sua near death experience. Ad un’amica che sta morendo di cancro scrive che non le mentirà, che lei in effetti sta morendo, entrambi lo sanno, ma che morire è diverso da come si pensa e racconta la sua esperienza.
Jung, colto da infarto in ospedale, si era sentito uscire dal corpo e salire in alto, fino a vedere la Terra azzurra e piccolissima, poi si era trovato davanti ad un tempio indù nel quale sentiva di dover entrare; e sentiva con giubilo che lì dentro sarebbe stato giudicato. Sulla soglia aveva di nuovo guardato verso la Terra e aveva visto salire da essa il medico che l’aveva accolto, ma nelle vesti di Asclepio, nel suo aspetto quindi archetipico. Una forza tremenda l’aveva costretto a seguirlo giù . E descrive il rientro nel corpo, la più orribile delle prigioni, e l’odio per il medico che col massaggio cardiaco l’aveva ricondotto indietro.
Sa, è nervoso, infastidito, è giù, non va bene.
In questi giorni sono molto ascientifica e pre-logica. Così, mentre dicevo alla dottoressa solo Passerà, pensavo: E’ stato richiamato indietro, non è facile per lui, adesso.
Aveva scostato con irritazione le mani del dottore che praticavano disperatamente il massaggio cardiaco. Adesso sorride e mangia. Ci vuole tempo per tornare. E a qualcosa serve leggere.
Davvero interessante
Non conoscevo quell’esperienza di Jung
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Che storia! Non conoscevo l’esperienza di Jung, e non oso immaginare ciò che tu stia vivendo ora. Fagli capire che anche qui può esserci amore…
Scusami, ho ridotto drasticamente un pensiero profondo e delicato ma sei riuscita a trasmettermi il tuo pensiero, le tue paure, i tuoi dubbi (anche se circostanziati, e quindi temporanei…). Sono sicura che tu mi abbia capito… C’è tanto amore su questa terra. Un abraccio da sorella. ❤
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Grazie Rebecca, ti sento molto vicina. In realtà sono rimasta anch’io sorpresa che il ritorno fosse così facile: le difficoltà sono durate un giorno circa. Ora è tutto risolto. Quello di Jung deve essere stato un arresto molto molto più lungo..
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Sì serve leggere. Conosco il testo di Jung di cui ho quasi tutto ciò che resta. Serve eccome leggere. Anch’io ogni tanto amo essere oltre la scienza e la mera oggettività. In realtà sappiamo ancora poco del nostro essere ed esistere. Leggere serve ad allargare l’orizzonte e vedere nuovi possibili ❄
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Quella lettera di Jung mi ha sconvolto. Un po’ come trovare un tesoro.
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Jung per me è un maestro ( senza divinizzare, ma mi ha insegnato molto )
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Anche a me, credo, e quets alettera più di ogni altro scritto: è così umile e sincera!
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Sì. Jung è un uomo umile, a differenza di tanti professoroni.
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Jung tra psicologia ed esoterismo é sempre stato molto interessante non adombrato dallo spessore e carisma del Maestro Freud.
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Sì infatti
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