E questo lo scrivo come Cicero pro domo sua. Gli abbandoni scolastici, la crisi del mercato del lavoro, la disoccupazione giovanile vengono attribuiti ai tagli al sistema dell’istruzione italiano che impedirebbero una formazione aggiornata dei ragazzi. E questo è vero solo nel senso che le persone laureate più valide non faranno mai gli insegnanti, visto lo stipendio che prenderebbero.
Per il resto, la scuola italiana in linea di massima è ottima. Insegna a leggere un testo, ad esporsi in pubblico, a usare la logica matematica, a saper apprezzare un museo e non soltanto un pub quando si esce dalla propria città, a cavarsela in inglese (d’accordo, per l’inglese si dovrebbe fare di più). Contrasta la dispersione come può e favorisce in ogni modo l’inclusione. Cos’altro dovrebbe fare? Formare ragazzi a usare l’ultimo programma di grafica o calcolo, che sarà superato l’anno dopo il loro diploma? Piuttosto fornisce gli strumenti per affrontare i cambiamenti del mondo. Sarà per questo che i nostri ragazzi vengono assunti all’estero?
Il vero motivo non è la scuola, ma la bassa retribuzione che in Italia spetta al lavoratore medio. Un ragazzo che non abbia una famiglia solida (in tutti i sensi) alle spalle non ha alcuna spinta a terminare gli studi, sapendo che al massimo guadagnerà, se va bene, il necessario per non morire. Bisogna che il lavoro torni ad essere appetibile.
👏👏👏👏👏👏
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Accidenti, adesso attenzione che un copywriter non ti freghi la frase finale per vendersela in una campagna elettorale! Ma forse non c’è pericolo, perché occorrerebbe almeno far finta di combinare qualcosa per rendere il lavoro appetibile. Hai mille volte ragione: quando qualcuno molto giovane mi chiede se noi insegnanti guadagniamo poco, io rispondo sempre che è la maggior parte dei lavoratori che guadagna poco.
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Ho tutti i copyright del caso 😀
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Tutto ciò che dici, ne condivido ogni parola, è la logica conseguenza del modello ultraliberista euroimposto! Le cosiddette riforme, che a loro dire avrebbero dovuto curare le inefficienze, ad altro non servono che a precarizzare il lavoro e privatizzare tutto (la scuola di fatto è sempre più impotente, i fondi europei chiamato pon obbligano le scuole a fare progetti spesso con esperti gestiti da privati e in orari extrascolastico, una vera scuola ombra che cancella la scuola di tutti e della criticità). I vari governi che si sono succeduti dal 2011 hanno portato avanti questa agenda di cancellazione della costituzione, in primis di depotenziamento della scuola, e quando ci sono dei discostamenti dal partito unico liberista si formano nuove maggioranze grafite alle elite
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Credo che faccia comodo in generale pagare stipendi bassi…e credo che, stranamente, meno si tengono a scuola i ragazzi e più imparano. Ci vuole il tempo di assimilare i contenuti scolastici per farli davvero propri.
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Se tutti abbiamo stipendi bassi i consumi crollano, come accade da anni. Lo fanno per avere il controllo assoluto, la democrazia non piace ai padroni. Riguardo alla scuola è così, i tempi di assimilazione richiedono lavoro costante da parte dello studente, i tempi scolastici devono essere distesi e non intensivi
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Eppure non credo che i consumi bassi siano funzionali al controllo assoluto, anzi!
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Nel lungo periodo scatenano guerre, ma la logica del dominio prevale su qualsiasi forma di razionalità. È la logica dello scorpione, ne parlavo in un post qualche tempo fa, chiede un passaggio balla rana per attraversare il fiume poi a metà del guado la punge, mentre affondano alla domanda “Perché lo hai fatto?” Risponde: ” È nella mia natura!” Il troppo potere genera mostri
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Ricrodo il post :). Eppure non lo so, sono ottimista di natura …
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Ma anch’io penso che in mezzo a poche bestie a due zampe ci sia tanta umanità pronta a spendersi per il bene
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Si, grazie a Dio sl.
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Un popolo di ignoranti é più facile da comandate.. scuola e giustizia che non funzionano a chi giovano?
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Dai, non siamo così male 🙂
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Sacrosante parole, ma la qualità degli insegnanti si è abbassata tanto
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forse prima, ma ora vedo tantissimi giovani docenti molto preparati, anche sotto il profilo pedagogico.
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Allora me lo auguro!
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Vero, anche se purtroppo, pur mantenendo un sistema che offre un buon livello culturale, la richiesta degli insegnanti è sempre più bassa, e via di conseguenza. Quanto agli stupendi, dipende: i lavori qualificati sono ben pagati. E’ una legge di domanda e offerta: se hai molta concorrenza perchè quello che sai fare tu lo sanno fare in tanti, il compenso è inferiore. In ogni caso, da decenni aspetto i sindacati, che si battano per un un minimo dignitoso
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Anche i lavori ben pagati janno però retribuzioni molto più basse dei corrispondenti lavori europei
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ma insomma … semmai qui si lavora molte più ore
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Hai scatenato un putiferio politico 🙂
L’unico appunto che avrei da fare alla scuola italiana (in linea di massima, beninteso, che se si scende nei particolari non si finisce più) è che ha un’impronta manualistica. E’ fondata sui libri di testo. Questo ha dei vantaggi ma anche numerosi svantaggi. Ad esempio io non credo che insegni a leggere un testo (ma dipende anche dalla scuola in cui si insegna). All’estero sono incomparabilmente più ignoranti dei nostri studenti, ma hanno più autocoscienza. Secondo me c’è più educazione alla libertà.
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Verissimo. E i libri di testo sono sempre più poveri. Si adattano, invece di elevare.
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Non è, non dovrebbe essere e mi auguro che non sia, una discussione politica, bensì di discernimento delle cause reali. Certo, la scuola italiana ha molte carenze, è perfettibile, ma non è così male, via 🙂
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No, non è così male. I nostri che vanno all’estero, anche durante il liceo, ci fanno sempre la loro porca figura (a scanso di equivoci = una bella figura 🙂 )
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Confermo 🙂
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Sono d’accordo con quanto qui scritto.
Il problema è più profondo. Culturale e sociale.
Se per esempio i ragazzi sono svogliati… Essi lo sono anche nelle scuole più buone, aggiornate, competenti ecc.
Detto questo… La povertà (dovuta al trattamento salariale italiano) è un’ottima scuola.
Un altro problema è che non siamo più abituati a fare degli sforzi per migliorarci. E migliorare la nostra società, di conseguenza. Ci va bene così: ci basta sopravvivere e fornire, sui social, un’immagine distorta ed edulcorata di noi stessi.
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Very nice. Take care and thank you for visiting and following my blog.
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Thanks to you, Kelly
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