Che angoscia. I Figli inchiodati come davanti a un film d’azione, muti come pesci. E io che tornavo dentro di me a quei giorni -le notizie che arrivavano col contagocce, gli avvertimenti alimentari, non bere latte, niente verdure a foglia larga, meglio tuberi, ecc…L’epoca della guerra fredda si chiudeva materializzando l’incubo del nucleare. Da far vedere nelle scuole.
Chernobyl, serie televisiva, puntata 1
Pubblicato da mocaiana
Vivo in una città che ha il mare del più blu dei blu, superblu; e di notte ancora si sentono gli zoccoli dei cavalli in corsa. Ma amo anche una piccola città, dove per un solo giorno l'anno, i santi volano davanti alle finestre delle case; e solo per quel giorno tutti vivono come si dovrebbe sempre vivere, pensando a correre bene, non a vincere la corsa. E un pezzo di cuore è rimasto nella verde Irlanda, dove la gente è gentile e dove cresce un bimbo stupendo che ha un po' del mio sangue. Così sono sempre inquieta, sempre pronta a partire, felice del mio eterno pellegrinaggio. Mostra tutti gli articoli di mocaiana
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Bagatelle 
Hai ragione, angoscia allo stato puro, televisivamente parlando puntante eccellente
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Mi è completamente sfuggito. Il ricordo, invece, è indelebile
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Ti ricordi i supermercati vuoti e la gente che faceva incetta di cose pre-Chernobyl? Sembrava una guerra.
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Sì, e bisognava lavare le suole delle scarpe.
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d’accordissimo
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