Dovendo in casa ridipingere una stanza, l’imbianchino oggi ha staccato il rooter per qualche ora. Al primo nanosecondo di disconnessione i Figli sono emersi dalle loro tane in preda a convusioni da crisi d’astinenza. Mentre infilavano la porta diretti verso una biblioteca che avesse il wi-fi, io mi sono concessa la scena madre su quando eravamo ragazzi noi cinquantenni, senza internet e cellulari. E mi ha preso un’irrefrenabile nostalgia, che ancora non mi passa, per quei tempi, neppure tanto lontani, in cui quando uscivi non eri raggiungibile e gli affari tuoi erano tuoi per davvero.
Ancora e sempre su stress e tecnologia
Pubblicato da mocaiana
Vivo in una città che ha il mare del più blu dei blu, superblu; e di notte ancora si sentono gli zoccoli dei cavalli in corsa. Ma amo anche una piccola città, dove per un solo giorno l'anno, i santi volano davanti alle finestre delle case; e solo per quel giorno tutti vivono come si dovrebbe sempre vivere, pensando a correre bene, non a vincere la corsa. E un pezzo di cuore è rimasto nella verde Irlanda, dove la gente è gentile e dove cresce un bimbo stupendo che ha un po' del mio sangue. Così sono sempre inquieta, sempre pronta a partire, felice del mio eterno pellegrinaggio. Mostra tutti gli articoli di mocaiana
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Comunque… basta volerlo. E gli affari nostri saranno solo nostri.
(È che a molti va la divulgazione… mi sa)
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mi sa pure a me…
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Era bello perché eravamo giovani, connessi o meno.
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Io oggi mi sono concessa un nuovo libro, il giornale e i telefilm che mi sa si chiamano sit com…… La nostra generazione si collega forzatamente a volte, bello avere i figli nelle tante il mio si sparpaglia in giro che è un piacere
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Io come te, ogni tanto mi concedo la stessa scena e i miei due adolescenti aspettano che mi passi… ☺
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… si divulgava pure allora;) In classe al liceo, girava una specie di diario collettivo, ognuno aveva il suo, in cui si scrivevano gli “affari propri” che si condividevano con gli altri. Il mio, sepolto in qualche cassa, rimasta incagliata tra i vari traslochi della mia vita… dev’esserci ancora.
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Si divulgava con scritti su carta, era diverso 🙂
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Prima eravamo connessi con l’universo, ora solo tra noi dementi
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Brava Guliana!
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👍
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Io sinceramente non so se fosse meglio! Avevamo anche noi le nostre schifezze. Mio figlio quando non c’è il wi-fi parla in maniera strana, giuro che non lo capisco, pingare, loggare … è di un altro pianeta 🙂
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😂
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Sì sì tu ridi. Io lo guardo come se fosse un alieno e poi guardo mio marito (il traduttore) e chiedo Ma che cazzo dice? 🙂
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Anifares, rido ancora di più!
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Sei troppo simpatica!
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Grazie!!!
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