Hanno solo i soldi

Ieri sono andata a comprare le mandorle più buone del mondo, vicino al mercato del pesce. Il negozietto è un antro muscoso, il negoziante ha un viso esaltato e abbronzato. Mi viene in mente di prendere là anche i regalini per gli amici del Nord Europa: pomodori secchi, pesto di pistacchi, erbe per il pesce e origano.

-Faccia piano- dico al negoziante che metteva le cose nel sacchetto- perchè devo spedirli-

Unni?- fa lui (che bello che nessuno si faccia i fatti suoi, lo dico sul serio, fa sentire meno soli)

Glielo dico, lui alza la faccia esaltata e dall’alto dei suoi cenci grida –Bbonu fa signoruzza, chiddi anu solo i sodda! nenti, nenti, solo i sodda!– (trad. Fa bene signora, quelli hanno solo i soldi, nient’altro)

Hanno solo i soldi, ma chi altri se non un povero siciliano oggi direbbe questo? uno che campa vendendo quattro cose, fra muri scrostati, in una via che per decadenza nulla ha da invidiare a certi quartieri del Cairo dietro il suk. Vi assicuro, mi è sembrato un re.

16 pensieri riguardo “Hanno solo i soldi

      1. Purtroppo no, eppure mi piacerebeb molto. Il mandorlaio a cui mi riferisco è dietro la Pescheria di Catania, la prima traversa dopo piazza Mazzini. Ma ci posso andare solo quando vado a Catania…:(

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  1. Sai quali sono le due cose che non puoi trovare a oltre mille km di distanza? Il finocchietto selvatico e la ricotta di pecora: il primo non ha mercato, la seconda o la consumi freschissima o meglio lasciar perdere, per il resto ti assicuro che in Lombardia si trova di tutto, basta saper cercare. Però il tuo pensiero per chi è lontano dai sapori dell’isola è bello 😉

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  2. Naturalmente c’è del vero in quel che dice il mandorlaio pazzo; però c’è anche della facile consolazione e più di un pizzico di ressentiment. Quando in Veneto la gente era povera da piangere, non so se erano tanto contenti di fare la miglior polenta del mondo 🙂

    Elena (di professione rompiballe) 🙂

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    1. Elena al contrario, il tuo commento è necessario 🙂 ! non sai quante volte qui cito il Veneto. Il magnifico Veneto che nel Cinquecento si è riciclato passando da un’economia commerciale a un’economia agricolo-imprenditoriale; e quante altre trasformazioni ha saputo inventarsi…E quindi hai ragionissima, anche sulla facile consolazione. Aggiungerei quel particolare fatalismo di stampo Tomasi di Lampedusa, una cieca fierezza di matrice normanna, una certa pigrizia derivata dal caldo. Tutto vero; ma anche che dopo i gattopardi sono arrivati gli sciacalli. Ecco in quelle parole c’era un’ombra della dignità antica e nient’altro purtroppo.

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