In Olanda per una settimana, e poi una settimana di febbre al ritorno (ovvio, passando dai 26 gradi siciliani ai -5 olandesi). E durante la febbre ho rimpianto l’Olanda. Anche ora nel dopo febbre.
Un grande popolo. E non solo perchè hanno strappato la loro terra al mare, non solo perchè sanno far soldi dal nulla. Ma anche per come amano il loro passato. Questa cucina era in un paesino di mulini a nord di Amsterdam, circa 6 m. sotto il livello del mare. Per un attimo ho pensato di essere dentro un quadro di Vermeer.
Vivo in una città che ha il mare del più blu dei blu, superblu; e di notte ancora si sentono gli zoccoli dei cavalli in corsa.
Ma amo anche una piccola città, dove per un solo giorno l'anno, i santi volano davanti alle finestre delle case; e solo per quel giorno tutti vivono come si dovrebbe sempre vivere, pensando a correre bene, non a vincere la corsa.
E un pezzo di cuore è rimasto nella verde Irlanda, dove la gente è gentile e dove cresce un bimbo stupendo che ha un po' del mio sangue.
Così sono sempre inquieta, sempre pronta a partire, felice del mio eterno pellegrinaggio.
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