Tra veg e dieta paleolitica: la terza via

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Diete nuove ogni giorno, sensate o strampalate, carne sì, carne no, gluten free, sugar free, lactose free, bio, no Ogm, e mai una volta che ci fosse la only sugar o la only pasta diet, non ci si capisce più niente. E ormai anche le testate giornalistiche più autorevoli hanno rubriche di cucina e tutti, me per prima, disquisiscono di cibo.

Però da nessuna parte si legge la soluzione suggerita dal libro di Foer di cui scrivevo nel post precedente: la carne kosher. La carne macellata secondo le regole del casherut ebraico, https://it.wikipedia.org/wiki/Casherut.

Solo alcuni animali, bovini, ovini, cervidi, cresciuti il più possibile secondo natura e uccisi in un secondo con un affilatissimo coltello usato solo per questo e lontano dagli altri animali ( perchè le povere bestie che guardano capiscono che poi toccherà a loro, hanno terrore e secernono adrenalina; e in genere capiscono tanto, tantissimo, molto più di quello che ci piace pensare).

Questa è l’unica, vera soluzione. E non solo per motivi etici. Quest’estate a Roma ho mangiato la carne kosher. Non ho mai mangiato carne più buona. Si scioglieva in bocca come crema, adrenaline free, e il sapore è stato una rivelazione, un momento quasi mistico in cui il mio cervello ha esclamato” Questa è Carne!”.

Ma qui non trovo nessuna macelleria kosher…

9 pensieri riguardo “Tra veg e dieta paleolitica: la terza via

  1. (perdonami l’OFF TOPIC motivato-chiedo venia.: io ti leggo sempre, credo di avere un Bug di wordpress che io clicco ogni volta di seguirti dal nuovo dominio e mi dice impossibileseguireilblogrichiesto prego riporvare- io riprovo e nulla. ora gli scrivo a sti guru di wordpress. comunque sappi che magari in ritardo ma ti vengo a cercare comunque e mi rimetto in pari🙏🏻😘) finemessaggiodiservizio

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  2. E’ un peccato che il cristianesimo (ma dovrei forse dire il cattolicesimo, perché delle altre confessioni non so dire) non accolga la macellazione rituale, o almeno le sue pratiche, nella sua dottrina: che io sappia non c’è alcuna attenzione a questo aspetto, eppure qualcosa dai “fratelli maggiori” l’avremmo ben da imparare.

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  3. In effetti anche san Francescco non era così rigido su questo. Leggo che faceva cadere i pezzi di carne nella tonaca per disfarsene di nascosto senza offendere chi l’invitava. Il rigore dei vegetariani di oggi è forse risposta alla crudeltà odierna verso gli animali. Tutto oggi si estremizza, purtroppo.

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