Ogni tanto mi piace soffrire. Lo scelgo con consapevolezza e poi l’intera famiglia ne fa le spese.
Ad esempio, un paio d’anni fa ho letto comprare il libro di Foer, scrittore americano di origini ebraiche, sugli allevamenti di animali da macello negli Stati Uniti. Voi che leggete qui, se volete continuare a mangiare carne senza pensieri, non comprate questo libro. Immagino che la situazione degli allevamenti americani, a quanto descritto nel libro, sia molto peggio che in Europa; ciò non toglie che situazioni piuttosto simili possano esserci anche da noi.
Il libro si è aggiunto in me allo stupore di vedere la straordinaria intelligenza del coniglietto regalato a uno dei miei figli. Non posso negarlo: uccidiamo creature senzienti. Forse i pesci meno, mi dico, spero. Risultato: in questa casa non si mangia più coniglio. E poca carne in generale.
Poca carne anche di maiale, animale che francamente odio, essendone stata inseguita in campagna da un esemplare quando ero bambina e, pur in bicicletta e molto veloce, non riuscivo a distanziarlo…il maiale non è tanto pacifico ed è anche notevolmente rapido per la stazza che ha. Ma un giorno ho visto come lo si uccide, ne ho udito il pianto simile a quello di un neonato, pianto che si alza molto prima che l’uomo mostri il coltello o apra il cancello.E non l’ho più dimenticato.
Una soluzione nel libro di Foer è prospettata…ma la racconterò in un prossimo post, il tempo a mia disposizione è finito.
Il maiale è un vero… porco, se mi consenti 😀
Epperò è anche un animale intelligente.
Come del resto, anche di più, credo, lo sono molti cefalopodi.
Ahi ahi… per me che adoro il polpo, è un dilemma serio.
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🙂
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Non potremo mai eliminare il male
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