Leggero, vivace, solo apparentemente modesto come la zia che lo faceva.
La cottura a bagnomaria mantiene tutto il gusto e la cottura senza grassi lo rende digeribilissimo e pieno di sostanza.
Tutte le ricette a base di tritato che posterò qui appartengono a zie che le hanno inventate, apprese o rivangate durante la guerra appunto, quando un po’ di tritato era un cibo da re.
La foto non rende. Immaginatelo, se vi piace, con maionese (fatta a mano mi raccomando) o con senape e qualche cappero qua e là.
Ingredienti:
– 4 etti di tritato di vitello magrissimo
– 4 etti di tritato di vitellina
-3 uova
– 1,5 etti di mortadella tritata
-1 etto di parmigiano
-molta noce moscata
– sale e pepe secondo il gusto
-una confezione di garza di lino (quella in due rotoli) di puro cotone, proprio quella delle ferite 🙂
Mescolare tutti gli ingredienti in modo da avere un composto omogeneo e ben sodo (da una massa di questo peso io ho ottentuo due rotoli di carne). Avvolgere ciascun rotolo di carne con la garza, ben stretto, rigirando più volta la benda.
Porre i due rotoli in una pentola a bordo alto dove stiano ben vicini fra loro, quindi porre la pentola in una più grande di acqua bollente. Appena il bollore riprende, abbassare la fiamma, in modo che l’acqua mantenga una lieve ebollizione, incoperchiare e fare cuocere, rigirando di tanto in tanto, per 2ORE (ebbene sì, 2 ore).
Fare raffreddare quindi “sbendare” i rotoli e affettarli.
mi piace!!!!!!!! e mi piace anche il capperino qua e là;)))
"Mi piace""Mi piace"